LA MIA PAUSA PRANZO - Cuore di Padre
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 Ci vogliono orfani di padre vivo...... di Nick
"
Oggi è un giorno in cui non penso, sento.
Sento talmente tanto che penso.
E come sempre penso te.
Non a te. Ma te.
Penso il tuo primo pensiero. E l’ ultimo.
Sento e penso. Te.

PAPA'
"

 
\\ : Articolo

LA MIA PAUSA PRANZO
Di Nick (del 24/01/2008 @ 15:35:15, in PAPA', linkato 2977 volte)

Lo mandi a scuola domani ?

l'ho chiesto a tua madre ieri sera mentre ti riaccompagnavo da lei

Certo” mi risponde…
e…lo hai sentito anche tu...

Premessa:
 Tua madre non vuole che, nei giorni in cui “spetta a me” (ci sono giorni in cui posso essere tuo padre!), io  venga a prenderti a scuola. Il perché non si sa o meglio è ben chiaro ma sei troppo piccolo per spiegartelo ed un giorno sarai troppo grande per crederci.
Nei restanti giorni in cui non dovrei vederti, ho deciso  di passare a scuola e passare 5 minuti con te riaccompagnandoti dai nonni materni.

1 ora di pausa pranzo e di traffico per stare 5 minuti con te.
Non te lo sto dicendo perchè un giorno mi possa ringraziare, è un’ulteriore premessa:
1 ora di pausa pranzo e di traffico per 5 minuti con te.

La risposta di tua madre? Non vuole neanche questo, non vuole che rubo questi 5 minuti.
lavora di più, così contribuisci di più alle nostre esigenze…
Tu non sai cosa scaturisci in tuo figlio quando vai a scuola, intacchi i suoi pensieri di bambino…non sai come sta quando lo lasci a casa

Passo il mantenimento ogni mese, compro i vestiti e non te li mette, dal medico non vuole che ti accompagno, ogni spesa extra ci sono. Forse devo pagare qualche “conto” al posto suo ?
Intacco i tuoi pensieri. Mamma non sa che ogni volta sei tu che mi chiedi di passare a scuola e di tornare in macchina con me. Forse non sa nemmeno che vorresti venire a pranzo con me. Ma no, per lei sono lì per insinuarmi, insinuarmi tra te e lei, anzi tra te e voi…
Era tua madre che piangeva sulla mia spalla, dicendomi che i suoi genitori cercavano di sostituirsi a noi e che non la lasciavano respirare.
 Sei fortunato amore mio, hai due mamme e due…tre…quattro…no dai, diciamo due padri fissi e gli altri variabili, in un anno e mezzo hai conosciuto 4 uomini compreso me, ma io intacco i tuoi pensieri di bambino…

Dicevamo,
 che ieri sera ho chiesto a tua madre di avvertirmi nel caso non fossi andato a scuola.
Oggi, arrivano le 12.20 e non ho ricevuto nè sms e né telefonate…bene, si parte…
però…
tira un’aria strana.
Arrivo a scuola, non c’è la sentinella, non c’è l’immancabile nonno…
ahia…
è come pensavo.
Non ti ha mandato a scuola e non mi ha avvertito.
Papà ma perché non sei venuto?

Sei troppo piccolo per spiegartelo ed un giorno sarai troppo grande per crederci…
MEGLIO COSI’






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